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Oltre noi, l’unione fa la solidarietà

Maurizio Casciani

Maurizio Casciani

Cuore, passione, dedizione. Soprattutto anima. Nasce così la fondazione “Oltre noi”, il cui comitato promotore è guidato da Maurizio Casciani, con un obiettivo assai ambizioso e importante: creare nella Tuscia una rete di servizi socio-assistenziali per assistere portatori di gravi disabilità. Sono 13 le associazioni di volontariato che stanno dando vita al progetto: Afesospit (si occupa di malati psichici), Eta Beta, Amici di Franco Di Marco, Vitersport, Sorrisi che nuotano Eta Beta, Sindrome xfragile, Arlaf (affido familiare), Viterbo con amore, Cuore di mamma (di Ronciglione), Unione italiana ciechi, Amici di Galiana, Associazione italiana persone down, Associazione per la vita autonoma (malati in carrozzella), con l’apporto della Consulta provinciale per la disabilità.
“Intanto – spiega Maurizio Casciani – siamo lavorando per mettere a punto la parte burocratica: statuto, costituzione del patrimonio, regolamento, riconoscimento giuridico, onlus. Sono passaggi decisivi che contiamo di chiudere nel giro di un anno. Ma speriamo di fare prima perché ci sono un paio di progetti che potrebbero concludersi in tempi più ristretti”.
Eccolo il grande sogno di Oltre noi. “Una famiglia di Marta – racconta Casciani – con un figlio autistico, ricoverato in una struttura di Arezzo, con mio figlio Alberto, dispone di un immobile proprio al confine tra Viterbo e Marta, ma ricadente sotto la giurisdizione del capoluogo. L’obiettivo è di creare una struttura residenziale che diventi una sorta di succursale del centro di Arezzo, in grado di ospitare permanentemente una ventina di ragazzi, e di seguirne fino ad un massimo di 40 realizzando anche un centro diurno. Tutta la parte tecnico-assistenziale sarebbe garantita dalla struttura aretina. Nella Tuscia un centro del genere manca totalmente: sarebbe un passo avanti fondamentale perché potremmo far subito rientrare i 12-13 ragazzi viterbesi attualmente in Toscana, oltre ad ospitarne altri 6-7”.

Il logo della Fondazione

Il logo della Fondazione

E questo spiega anche perché la Fondazione ha scelto di chiamarsi “Oltre noi”. “Inizialmente eravamo ‘Dopo di noi’, nel senso che le famiglie si preoccupavano di quanto sarebbe accaduto ai loro ragazzi quando non fossero state più in grado di assisterli e di seguirli. ‘Oltre noi’ è un passo avanti in quanto si apre ad una serie di problematiche che vanno oltre le famiglie”.
Il progetto sta andando avanti pur tra mille difficoltà. “Intanto – aggiunge con passione Casciani – abbiamo ottenuto l’impegno del sindaco Michelini e dell’assessore Saraconi per risolvere una questione di tipo urbanistico; poi il direttore generale della Asl Macchitella sta lavorando per la parte accreditamenti da spostare dalla Toscana al Lazio. Non voglio farmi o creare troppe illusioni, ma contiamo di farcela entro il 2015”.
Ma c’è altro che bolle in pentola… “Abbiamo inoltrato una richiesta di finanziamento alla Tavola Valdese per acquistare gli arredi e sistemare 3 locali in via della Volta Buia, attualmente utilizzati dall’Associazione per la vita autonoma. Sono persone che vivono in carrozzella e che hanno difficoltà ad utilizzare il montacarichi. Per questo abbiamo in mente di realizzare in quell’appartamento il primo esperimento di casa famiglia”.
E i fondi? “Abbiamo organizzato cene e altri eventi di autofinanziamento e soprattutto contiamo sull’aiuto di Viterbo con amore che ha posto la Fondazione come primo obiettivo da sostenere nel 2015. Pensate che bisogna versare 50mila euro a fondo perduto per ottenere lo status giuridico… La strada è dura, ma contiamo di farcela: noi ci stiamo mettendo tutto il nostro impegno”.
Come reagisce il territorio? “Con grande interesse e con grande disponibilità. Abbiamo incontrato Fondazione Carivit, Cna, Confcooperative, Unindustria: sono tutti pronti a sostenere le nostre iniziative, ma dobbiamo dotarci di una veste giuridica definitiva”. L’ultimo pensiero? “Spero davvero che il 2015 sia l’anno del ritorno a casa di Alberto e di tanti altri ragazzi ora costretti a vivere fuori regione”.
Auguri di cuore, presidente Casciani, ne avete veramente bisogno.

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