17052024Headline:

Il dramma della Siria più vicino grazie a Caffeina

Trentadue profughi (e le loro storie) ospiti in città per 18 giorni

Si è svolto sabato pomeriggio al Gran Caffè Schenardi il primo “incontro con la città” dei 32 cittadini siriani che, grazie al progetto “Syriaza: un viaggio nella lunga notte siriana”, per 18 giorni vivranno, dormiranno, mangeranno a Viterbo. Si tratta di un progetto di peace-building incentrato sulla raccolta, archiviazione e disseminazione di racconti e di testimonianze siriane provenienti da ogni parte del conflitto. Realizzato dall’Ara Pacis initiative con il sostegno del ministero degli Affari esteri, avrà luogo nel centro storico di Viterbo dal 18 luglio e il 4 agosto.

Partner viterbese dell’iniziativa che prevede la formazione, in metodologie per la pace e la riconciliazione, di 32 siriani, poeti, attivisti dei diritti umani, citizen journalists e membri rispettati delle diverse comunità, è la fondazione Caffeina
Cultura. Ieri pomeriggio, appunto, il saluto della città di Viterbo ai nuovi  ospiti.

A introdurre il progetto Maria Nicoletta Gadia, fondatrice e presidente dell’Iniziativa Ara Pacis: “Per un popolo che non può vivere normalmente nella propria città – ha spiegato – ci è sembrato doveroso dar loro la possibilità di vivere nella nostra. E infatti non alloggerete in hotel, ma nelle case che diventeranno anche le vostre, così come vostri saranno anche il sindaco e il consigliere delegato per la pace”. È stato poi il sindaco di Viterbo, Leonardo Michelini, a dare il benvenuto ai nuovi ospiti: “La nostra città – ha sottolineato – è piccola ma anche grande, ha una storia importante e non ha paura degli
scambi, anzi. Voi alloggerete nel cuore della città – ha continuato il primo cittadino – e saremo come una grande famiglia. E proprio come gli ospiti importanti si ricevono nella stanza più bella della casa, il Comune ha deciso di accogliere voi, che siete i nostri ospiti importanti, nella parte più bella della città”.

Presenti all’appuntamento di ieri pomeriggio anche il consigliere comunale delegato alla pace Paolo Moricoli e Andrea Baffo, direttore esecutivo di Caffeina, che ha sottolineato l’importanza e il prestigio del progetto per la città anche in considerazione della sicura ricaduta positiva sull’economia del centro storico. Scopo dell’iniziativa è collezionare un corpo di storie che, trasmesse via radio e televisione e diffuse attraverso produzioni artistiche, iniziative locali e i social media, possano sfidare la paura e la manipolazione storica, portare a riscoprire una identità umana comune, costruire ponti di dialogo e di pace e riverberare voci siriane di sofferenza, coraggio, trasformazione e speranza oltre la dimensione della confessione privata in ambiti più ampi di comunicazione, in Siria e nel mondo. E teatro di tutto questo sarà proprio Viterbo.

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