Parte oggi la XXII edizione di Immagini dal Sud del mondo, la rassegna cinematografica curata dall’Aucs (Associazione universitaria per la cooperazione e lo sviluppo) che da oltre vent’anni lavora sulla forza comunicativa delle immagini con l’intento di far arrivare al pubblico la produzione cinematografica di solito assente dai grandi circuiti distributivi. “La rassegna nasce dall’esigenza – si legge nella presentazione – nasce dall’esigenza di portare nei nostri territori i volti reali e le storie di vita dei paesi africani, latino-americani e centro-americani che si era abituati a conoscere o attraverso immagini legate al presunto sottosviluppo e alla fame oppure, all’opposto, attraverso le immagini di paradisi tropicali incontaminati”.
Con questa edizione, Aucs intende intende aprire il sipario su scenari di grande e a volte urgente attualità: l’accesso alla terra peri piccoli contadini, le scelte sessuali, i problemi di genere, l’accoglienza degli emigrati, il cambiamento climatico e la perdita della biodiversità: “L’obiettivo – spiegano gli organizzatori – è di creare un legame fra questi temi che sembrano essere geograficamente, culturalmente e socialmente distanti e sconnessi”. Aucs intende collocare queste tematiche sotto un unico ombrello: quello dei diritti umani. Ed è proprio la sfida di G.A.I.A. (Generi, Accoglienza, Intercultura, Ambienti), che rappresenta il “marchio”della edizione 2016.
Si comincia oggi con Fuocoammare di Gianfranco Rosi, vincitore dell’Orso d’Oro al Festival di Berlino (alle 19 e alle 21,30 al Cinema Trento).