VITERBO – Sfrattata e con il marito gravemente malato ricoverato in ospedale, avrebbe occupato una chiesina abbandonata della parrocchia del Paradiso. E al ritorno dal Belcolle l’avrebbe trovata totalmente incendiata. L’intero stabile distrutto.
La chiesa, costruita intorno al 1930 e di fatto inutilizzata dalla parrocchia dagli anni ’90 si trova in zona Acqua Rossa su strada Teverina: ora la donna, R.P. è a processo per violazione di domicilio.
Ad avvertire il parroco Don Egidio, quella mattina del 16 novembre di quattro anni fa, i carabinieri: ”Stavo per dire messa – ha spiegato in aula di fronte al giudice – mi hanno detto che la chiesina stava andando a fuoco. Che c’era un incendio che stava divorando ogni cosa”.
Così la corsa, assieme a due aiutanti, verso la Teverina: ”Quando sono arrivato le fiamme erano già state sedate. C’erano i vigili del fuoco e gli uomini dell’arma. Poi è arrivata una donna, mai vista prima”.
R.P. oggi alla sbarra. ”Mi ha fatto immediatamente compassione – ha sottolineato Don Egidio – non stava bene, era disperata. Temeva di aver perso tutti i suoi effetti personali nel rogo. Ha tentato di precipitarsi all’interno della chiesina, ma i carabinieri l’hanno fermata. Era pericoloso: tutto quello che è riuscita a recuperare è stato un baule. Ho dovuto sporgere una denuncia il giorno dopo, ma io l’ho già perdonata”.
”Forse per via del mio magistero o della mia inclinazione personale – ha concluso – ma per lei non ho mai provato rabbia. Solo tanta pena e compassione”.
Si tornerà in aula tra una manciata di mesi.