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Hanno acquistato un’auto elettrica: sedotti e bidonati

di Andrea Stefano Marini Balestra

Viterbo,25.10.22 –

La pressante pubblicità, le smanie ambientaliste, le promesse di poter sempre circolare nelle città, hanno “convinto” qualcuno ad un acquisto di una E-auto, cioè solo a motore elettrico. Si parlava di costi irrisori di ricarica, di percorrenze chilometriche mostruose, di velocità pura, ma poi, in realtà, una bufala. Dapprima la “mala fede” delle case costruttrici che dichiarano percorrenze di centinaia di chilometri con un pieno di batterie, quando le prove vengono effettuate con i pneumatici gonfiati a 4 atm per avere meno rotolamento, rigorosamente senza uso di fari, radio, navigatore, figuriamoci il climatizzatore. In realtà un automobilista accende i fari diurni (obbligatorio) ascolta la radio, si raffresca con l’aria condizionata e si riscalda d’inverno, ma diversamente le auto con motore termico che utilizzano l’acqua riscaldata dal motore, l’auto elettrica deve usare elettricità per scaldare l’abitacolo, ed allora, i promessi centinaia di chilometri diventano diecine. Per non parlare di essere costretti a chiamare il carro attrezzi quando la “pila” finisce. Con il motore termico, un fiasco di carburante ti rimette in moto. ho visto già tanti pedoni forzati in città.

Ma ancora, per un rifornimento di “velenosa” benzina occorrono pochi minuti per un pieno, mentre per un pieno di elettricità ore, semprechè si trovi una colonnina libera.

Ma l’ultima fregatura per l’elettrico automobilista viene dall’enorme aumento del costo di energia elettrica, rispetto pure quello dei carburanti classici.

Il costo dell’energia alle stelle, oltre a far impennare la bolletta di casa, nell’ultimo anno e mezzo ha fatto esplodere anche i costi per l’uso dell’auto elettrica, Fino a rendere in certi casi più conveniente quella a benzina o diesel. Se in Italia l’e-car faceva già fatica a prendere piede, i forti rincari della luce, uniti all’incertezza sugli incentivi, hanno dato negli ultimi mesi un ulteriore colpo all’espansione del mercato dei veicoli green.

Il “contentino” governativo pagato per l’acquisto di una E-car è ormai assorbito dagli aumento dell’energia elettrica nell’ultimo anno, sino al punto concludere che il “pieno” elettrico è ormai solo di poco inferiore quello di un buon gasolio e di ottima benzina. Su “Il Messaggero” su fonte di Facile.it è apparso un confronto che conclude cosi:. con una Opel corsa elettrica nell’ottobre del 2021 per fare un percorso di mille km servivano 33 euro che oggi sono diventati 85, con un rincaro del 161%. Un aumento che se andiamo ancora indietro, al marzo del 2021, diventa spropositato visto che all’epoca bastavano 12 euro (un settimo quindi). Lo stesso percorso con una Opel Corsa a benzina costa oggi 83 euro (il 6% in meno rispetto all’anno scorso) e con una Opel Corsa diesel 71 euro (il 9% in più rispetto a 12 mesi fa).

Sempre prosegue “Il Messaggero”: Se prendiamo un’auto elettrica più costosa e potente, una Bmw iX3, l’auto green resta più conveniente rispetto all’alimentazione tradizionale ma la differenza si assottiglia e il rincaro è comunque pesante. Con l’elettrico per i soliti mille km si passa infatti dai 38 euro dell’anno scorso ai 99 di quest’anno, mentre la spesa con la stessa auto a benzina passa da 132 a 124 euro e con il modello diesel da 99 a 108 euro.

Poco meglio con una vettura ibrida, che comunque non è conveniente in alcun caso. Infatti, costa di più, pesa di più, quindi consuma di più, percorre solo pochi chilometri in modalità full electric, a soli 40/50km/h si mette in moto con il motore termico, per cui è inutile chi proprio non ha circolazione solo in ZTL. A Viterbo, per es., forse invia Marconi si va in elettrico, ma a Viale Capocci si va a benzina. E allora, la funzione ibrida serve solo nella deprecata marcia incolonnata prima di un semaforo.

Forse tra moltissimi anni sarà diverso, ma ricordiamoci, una vettura elettrica apparse oltre cento anni fa e subito non fu mai più costruita.

Un perchè ci sarà stato.

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